lunedì 19 aprile 2010

I MIRACOLI DELL'AMORE

L'AMORE HA ABBRACCIATO LA CROCE E L'HA VINTA, HA DISTRUTTO LA MORTE, HA FATTO NUOVE TUTTE LE COSE. L'AMORE è PIù GRANDE DELLA VITA STESSA

venerdì 2 aprile 2010

IL CORAGGIO DI DIO

IL CORAGGIO DI DIO

Dio ha avuto molto coraggio, a realizzare il Suo disegno di salvezza. Qualcuno mi potrà obiettare che lui era Dio e tutto è possibile a lui, ma bisogna riconoscere comunque che ha avuto coraggio. Ha avuto coraggio a nascere rinunciando alla sua onnipotenza assumendo la condizione umana di un bambino che deve essere curato in tutto, che fa la pipì addosso, che piange in continuazione come tutti i bambini del mondo. Ha avuto coraggio, perché dopo qualche tempo dalla sua nascita, ha dovuto fuggire in Egitto con i suoi genitori a causa della minaccia di morte di Erode. Lui Dio che fugge davanti a un uomo,1 uomo che aveva paura di un bambino. Alla morte di Erode Gesù con i suoi genitori, ritorna dall’Egitto e si stabilisce a Nazareth dove lui Dio, vive e cresce sottomesso ai suoi genitori : Maria e Giuseppe. Ha avuto coraggio, perché dopo qualche tempo, il suo padre putativo Giuseppe muore lasciandoli soli al mondo e Lui aiuta la sua mamma nei problemi di ogni giorno, sino all’età di trent’anni. Ha avuto coraggio, perché prima di iniziare la sua attività apostolica ha digiunato 40 giorni, ha subito le tentazioni e dopo averle superate e aver mangiato è andato a farsi battezzare sul fiume giordano lui Dio da San Giovanni battista. Ha avuto coraggio perché ha cominciato a predicare, dove i sommi sacerdoti e dottori della legge gli contestavano quello che predicava e nonostante facesse miracoli per testimoniare la veridicità di quello che predicava. Ha avuto coraggio, perché tra gli apostoli che ha chiamato c’era anche Giuda che poi l’avrebbe tradito. Ha avuto coraggio, di andare incontro alla sua passione, senza aver prima sudato sangue ed attaccato un orecchio ad uno dei suoi persecutori, poi si è consegnato alle guardie del tempio che l’hanno portato davanti a Caifa per essere giudicato, lui Dio che non aveva fatto niente se non del bene. Ha avuto coraggio ad affrontare i giudizi di Erode antipa ed infine di Pilato che dopo aver fatto scegliere alla gente se volevano libero Gesù o Barabba, (la gente scelse Barabba) , lo fece flagellare e poi gli misero una corona di spine sulla testa. Ha avuto coraggio, perché dopo tutto questo dolore, ha preso la sua pesante croce e si è incamminato sulla strada del golgota per andare a morire. Ha avuto coraggio, mentre lo inchiodavano sulla croce, egli perdonava i suoi assassini. Ha avuto coraggio, non rispondendo agli oltraggi di un ladrone promettendo il paradiso all’altro ladrone e per ultima cosa, donò sua madre all’apostolo Giovanni dicendo: “donna ecco tuo figlio, figlio ecco tua madre”. Ha avuto coraggio infine perché prima di morire bevve un po’ di aceto e poi lui Dio raccomandò l’anima a suo Padre e morì per noi. Dio ha avuto coraggio…. Molto coraggio perché crede dopo 2000 ancora in noi
Buona santa Pasqua
CIO’ CHE CI DISTINGUE DA TUTTI E’ CHE NOI CRISTIANI ABBIAMO LA MISERICORDIA. TUTTE LE NOSTRE SITUAZIONI NON CONTANO NULLA. IL NOSTRO VALORE E’ AMARE CRISTO. E NON PER RAGIONE, NE’ PER LINGUA, NE’ PER COSTUMI NOI SIAMO DIVERSI DAGLI ALTRI UOMINI….VIVIAMO IN ORIENTE ED OCCIDENTE, SIAMO UGUALI NEL VESTITO, NEL CIBO E NEL RESTO, MA TESTIMONIAMO UNA VITA DIVERSA. VIVIAMO NELLA NOSTRA PATRIA, COME STRANIERI PARTECIPIAMO A TUTTO, DA TUTTO SIAMO DISTACCATI ANONIMO CRISTIANO DEL 2 SECOLO.
LA CENA PASQUALE EBRAICA (SEDER)
LA CENA PASQUALE EBRAICA SI SVOLGE ANCHE OGGI SECONDO UN RITO MOLTO ANTICO, CHE COMPRENDE TRE PARTI PRINCIPALI: RACCONTO DELLA LIBERAZIONE DALLA SCHIAVITÚ D' EGITTO - CENA - PREGHIERE E CANTI FINALI.
DURANTE LA CENA VENGONO CONSUMATI CIBI E BEVANDE CHE HANNO UN SIGNIFICATO SIMBOLICO.
CIBI SPECIALI CHE FANNO RIVIVERE ALL’ EBREO LA SUA STORIA PASSATA E LA RENDONO ATTUALE.
L’ AGNELLO PASQUALE RICORDA COME JHWH ( DIO ) ABBIA “SALTATO” LE CASE DEGLI EBREI AL MOMENTO DELLA MORTE DEI PRIMOGENITI D’ EGITTO.
IL PANE AZZIMO E’ IN RELAZIONE AL FATTO CHE , AL MOMENTO DELLA LIBERAZIONE DALLA SCHIAVITÚ D’EGITTO , NON CI FU IL TEMPO NECESSARIO PER FARE LIEVITARE IL PANE .
QUESTO TIPO DI PANE RAPPRESENTA ANCHE IL PANE DELLA DEBOLEZZA IN RICORDO DELLA SCHIAVITÚ, MENTRE IL LIEVITO E’ SIMBOLO DI FORZA.
LE ERBE AMARE (SEDANO E LATTUGA) RICORDANO LE AMAREZZE SOFFERTE DURANTE LA SCHIAVITÚ.
QUELLA STORIA PASSATA NON E’ MAI DEL TUTTO PASSATA PERCHÉ SI ATTUALIZZA IN OGNI EBREO CHE COMPIE IL RITO DI PASQUA.
LA LIBERAZIONE OPERATA DAL SIGNORE AL TEMPO DI MOSÉ É LIBERAZIONE DI OGNI SINGOLO ISRAELITA E IL RITO É IL MODO DI PRENDERNE COSCIENZA E DI PARTECIPARE AD ESSO.
LA BENEDIZIONE , DI ALCUNE COPPE DI VINO A INIZIO PASTO, E’ PRECEDUTO E SEGUITO DA LETTURE E PREGHIERE .