NOI SIAMO L’ITALIA E L’EUROPA
E si, noi siamo l’Italia e siamo con gli altri popoli, abitanti del vecchio continente,l’Europa. Scrivo questo, perché a molti non è chiaro questo concetto. Difatti, quando parlano di Stato, non hanno ancora capito che parlano di sé stessi, mentre loro si riferiscono come Stato a coloro che ci rappresentano, vale a dire: presidente della Repubblica, presidente del consiglio dei ministri, ministri, sottosegretari e parlamentari, mentre loro rappresentano noi, e una parte dello Stato, ma non tutto lo Stato, perché lo Stato e l’Italia siamo noi che li eleggiamo. Così dicasi per l’Europa, anche qui, l’Europa, siamo noi. La nostra storia, la nostra cultura, la nostra civiltà ha civilizzato il resto dell’Europa e del mondo: basta ricordare l’impero romano e i suoi vari scrittori: Cicerone, Seneca, tanto per citarne qualcuno senza dimenticare la Magna Grecia. Poi ,nel medioevo, San Benedetto da Norcia che fondando il monachesimo ha creato una nuova civiltà, dopo la caduta dell’impero romano d’occidente, per l’Italia e per l’Europa. Inoltre come dimenticare il Rinascimento italiano e artisti come Raffaello, Leonardo, Michelangelo e Giotto tanto per citarne alcuni che hanno creato opere indimenticabili. È vero c’è stato anche un periodo molto lungo ricordato anche come il periodo dei secoli bui dove siamo stati in terra di conquista, e divisi in molti Stati dove anche la Chiesa, ma non tutta la Chiesa era immanicata con il potere dominante, ma nonostante ciò ci furono anche degli uomini di chiesa che non dimenticarono la loro missione e fecero fare passi avanti alla civiltà come San Benedetto, San Francesco, San Camillo de Lellis che fondò i primi ospedali, San Giovanni Bosco che ne otto cento fece il primo contratto di lavoro, per i ragazzi suoi ospiti dell’oratorio da lui fondato a Torino. Non posso dimenticare qui don Carlo Gnocchi oggi beato per il mondo della disabilità, madre Teresa di Calcutta anche ella beata che ha lavorato nel mondo degli ultimi, che non sono poi gli ultimi, fino alla fine, don Oreste Benzi che ha lavorato nel mondo delle prostitute, cercando di salvare da quel mondo degradato più donne possibili. Come si vede la chiesa, non è stata solo oscurantista. Dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente,l’Italia non era più una nazione politicamente unita, è stato unita solo culturalmente: con Dante, Goldoni, Petrarca, Leopardi, Manzoni, ed altri artisti citati sopra: come Leonardo, Giotto, Michelangelo, Raffaello, il beato Angelico, il Tintoretto, il Caravaggio ecc. ecc.. Ora da centocinquant’anni a seguito di un risorgimento, che io non condivido come è stato portato avanti, ma siamo una nazione, e subito dopo esser diventata nazione, dimenticando che per tanti anni è stata terra di conquista ha pensato bene di farsi delle colonie invadendo altri Stati vedi Etiopia, Libia, Albania, Grecia. Nonostante la nostra povertà, abbiamo fatto anche due guerre mondiali, con il risultato di avere un sacco di invalidi ed edifici distrutti dando retta a dei super uomini “Mussolini, Hitler” che nel loro delirio pensavano di aver trovato nel popolo tedesco ed italiano il super uomo e negli ebrei, zingari e disabili degli esseri inferiori da eliminare. Questa ideologia alla fine è stata sconfitta anche se purtroppo al prezzo di tanti morti. Ora dopo tutte queste esperienze tragiche i leader europei SHUMAN per la Francia, de Gasperi per l’Italia e ADENAUER per la Germania hanno capito che bisognava superare il concetto di nazione singola per proporre un’Europa unita federalmente, spiegando ai propri concittadini la bontà del progetto tant’è che hanno fatto il referendum; e così le nazioni da sei sono passate a 27 con una moneta unica: l’euro. Ma quello che deve essere chiaro, è che l’Europa siamo noi e non i governanti pro tempore, loro ci rappresentano, ma non ci sostituiscono, perché i governanti cambiano, ma noi rimaniamo e dobbiamo comprendere che ognuno di noi è una ricchezza per l’ altro anche se è di una nazione diversa perché è sempre mio fratello. I problemi ci saranno sempre, ma non sono insormontabili, perché le guerre non hanno mai risolto nulla, la pace sempre. Non esiste l’uomo della provvidenza se non quella di Dio e solo se noi italiani e noi europei sapremo camminare uniti pur nella diversità il futuro non sarà nero, perché il futuro è nelle nostre mani sia come italiani, e sia come europei e la diversità non è un handicap ma una ricchezza.
Franco mizzi
Handycapp
www.amiopadre.eu
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