lunedì 28 aprile 2008
IL SILENZIO DI DIO
Un mio amico psicologo, mi diceva che lui crede in Dio, ma quello che più gli pesa di Dio, è il suo silenzio, perché lui vorrebbe avere il conforto di Dio per sapere se quello che fa ogni giorno, sia giusto o sbagliato, ma questo desiderio non viene esaudito, perché ottiene solo il silenzio. Qualche giorno fa, mi sono ricordato di questa frase, perché anch'io condividevo questo pensiero, soprattutto riguardo al dolore umano, alle ingiustizie di tutti i giorni, poi non so se per grazia che non merito è arrivata la risposta ed è stata quando il mio amico Paolo, affermava che Dio di fronte alle ingiustizie non interviene mai, è sempre silente. Prima di rispondergli mi è tornato alla mente il giudizio universale e li ho capito che Dio continua a parlare attraverso le persone che hanno una serie di problemi come la malattia, il carcere, la droga, eccetera, eccetera. Difatti nel giudizio universale che verrà, Gesù dirà: "Venite benedetti del Padre Mio perché avevo fame e mi deste da mangiare, avevo sete e mi deste da bere, era forestiero e mi ospitaste, ero carcerato e mi veniste a trovare, era malato e drogato e mi curaste, ero nudo e mi vestiste, eccetera... ogni volta che avete fatto questo a uno di questi miei piccoli fratelli l'avete fatto a Me". Allora ho capito che Dio non è mai silente, perché attraverso la persona che mi chiede un aiuto a risolvere un problema che lo attanaglia, è come se me lo chiedesse Lui di dargli una mano e non ho bisogno di sentire ancora la sua voce, perché me l'ha già detto raccontandomi il giudizio universale, com’è scritto nel Vangelo. Io allora ho due possibilità: o aiutarlo, o far finta di nulla e di tirar dritto per la mia strada e qui sta il libero arbitrio, la mia libertà, perché Dio di fronte alla mia libertà è silente, non per menefreghismo, ma per rispetto, salvo poi, essere giudicato. Sarà un giudizio d'amore; che come c'è scritto nella Bibbia, in un salmo, Ti ho amato di un Amore eterno... e se lo dice Lui c'è da credergli!
lunedì 21 aprile 2008
QUELLE COSE CHE NON TI HO MAI DETTO...
Ciao Eric cugino mai conosciuto, gran pompiere di New York, ti scrivo questa lettera che avevo in mente di scrivere da un po’ di tempo, ma che non ti spedirò mai perché tu ti sei sacrificato con la tua vita per salvarne altre assieme ai tuoi colleghi, l’11 settembre 2001 a ground zero in una delle torri gemelle. Quel martedì non eri di servizio e dovevi andare ad un corso, però un tuo collega si è ammalato e tu l’hai sostituito. Certo non sapevi che quello sarebbe stato l’ultimo giorno, ma con il mestiere che hai scelto, sapevi certamente che ogni giorno poteva essere l’ultimo…, ma per te il rischio valeva la candela quando in gioco c’erano delle vite. Sai Eric GESU’ dice che: “non c’è amore più grande di chi da la sua vita per i suoi fratelli.”
E’ vero che la storia non si fa con i se od i ma, è vero che non cammino, ma io non so se ho il tuo coraggio, Mio Dio quanto è piccola la mia fede! Alle volte penso ai tuoi carnefici, che hanno combinato tutto questo sconquasso in nome di Dio, quante volte è stato tirato in ballo Dio per giustificare determinate atrocità, vedi le crociate, l’inquisizione…ma il Dio che conosco è misericordia, non vuole il male dei suoi figli tant’è che è andato Lui senza chiederlo a nessun altro a morire sulla croce per liberarci dal peccato ed anche qui, è stato ucciso perché Lui uomo si era proclamato figlio di Dio e quindi Re. Ci sono persone che pensano di conoscere bene l’ Eterno da stabilire la punizione per le persone infedeli , mentre così non è, perché come ho scritto prima LUI vuole misericordia, vuole che ci perdoniamo reciprocamente le nostre debolezze, le nostre infedeltà. La fede non la si può imporre, la si propone, come lo stile di noi cristiani, perché anche se noi cristiani siamo di questo mondo, noi non apparteniamo a questo mondo. Spero, Eric, che DIO NOSTRO PADRE abbia perdonato i tuoi carnefici perché non sapevano quello che facevano. Io li ho perdonati. Tu Eric prega per me e fai che il fuoco dell’odio di molti uomini si spenga ed al suo posto fiorisca l’Amore perché solo l’Amore salva il mondo!
E’ vero che la storia non si fa con i se od i ma, è vero che non cammino, ma io non so se ho il tuo coraggio, Mio Dio quanto è piccola la mia fede! Alle volte penso ai tuoi carnefici, che hanno combinato tutto questo sconquasso in nome di Dio, quante volte è stato tirato in ballo Dio per giustificare determinate atrocità, vedi le crociate, l’inquisizione…ma il Dio che conosco è misericordia, non vuole il male dei suoi figli tant’è che è andato Lui senza chiederlo a nessun altro a morire sulla croce per liberarci dal peccato ed anche qui, è stato ucciso perché Lui uomo si era proclamato figlio di Dio e quindi Re. Ci sono persone che pensano di conoscere bene l’ Eterno da stabilire la punizione per le persone infedeli , mentre così non è, perché come ho scritto prima LUI vuole misericordia, vuole che ci perdoniamo reciprocamente le nostre debolezze, le nostre infedeltà. La fede non la si può imporre, la si propone, come lo stile di noi cristiani, perché anche se noi cristiani siamo di questo mondo, noi non apparteniamo a questo mondo. Spero, Eric, che DIO NOSTRO PADRE abbia perdonato i tuoi carnefici perché non sapevano quello che facevano. Io li ho perdonati. Tu Eric prega per me e fai che il fuoco dell’odio di molti uomini si spenga ed al suo posto fiorisca l’Amore perché solo l’Amore salva il mondo!
sabato 19 aprile 2008
VITA
Odore di pioggia(tłumaczenie Katarzyna Pawłowska)Alla fine di questa storia puoi scegliere tra due opzioni. Credo che capirai da solo quale e’ stata la mia.
Marzo, un freddo vento soffiava contro una finestra di un’ospedale di Dallas, in quel momento entrava un dottore nella camera di Diana Blessing, la quale era dopo un’intervento chirurgico. Suo marito, David, le teneva stretta la mano mentre attendevano notizie. Il pomeriggio prima, il 10 Marzo, delle complicazioni l’avevano costretta ad un parto cesario alla 24 settimana, che avrebbe dovuto far nascere la figlia della coppia, Danę Lu Blessing.
I neo genitori erano a conoscenza che la neonata pesava 708 g. e raggiungeva 30 e mezzo cm. di lunghezza, che era ancora immatura, ma nonostante tutto le parole del dottore li colpirono. "Non credo che la bambina abbia molte probabilita` di soppravivere," disse loro piu` delicatamente che pote`.
"Ci sono solo il 10 per cento che sopravviva alla notte, ed anche se cio` accadesse per qualche miracolo le probabilita’ che abbia complicazioni future e’ molto alta"
Paralizzati dalla paura i coniugi David i Diana ascoltavano le parole del dottore che descriveva loro tutti i problemi che avrebbe dovuto affrontare la neonata.
Non essere mai in grado di camminare, parlare, di vedere, ritardata mentalmente e molto altro ancora. Wszystko co mogła wyksztusić Diana to zaprzeczenie. Diana con il marito David ed il loro figlioletto di 5 anni, speravano tanto che un giorno Dana avrebbe allietato la loro famiglia. Ed ora, nel giro di poche ore, vedevano tutti i loro sogni e desideri allontanarsi per sempre. Ma i loro guai non erano finiti, il sistema nervoso della piccola non era ancora sviluppato. Quindi qualunque carezza, bacio o abbraccio era per Dana pericoloso, i famigliari sconsolati non potevano neanche trasmetterle il loro amore, dovevano evitare di avvicinarsi a lei. Tutto quello che potevano fare era di pregare il Signore che si prendesse cura della loro piccola, che la cullasse e la facesse sentire amata. Non credettero alla loro fortuna quando Dana comincio` a migliorare. Passavano le settimane e la piccola continuava a prendere peso e diventare piu` forte.
Finalmente, quando Dana compi` 2 mesi i suoi genitori poterono abbracciarla per la prima volta.
Due mesi dopo, mentre i dottori li avvertivano che avrebbe potuto peggiorare in qualunque momento, Dana usci` dall` ospedale e finalmente ando` a casa con la sua famiglia. Cinque anni dopo Dana, era diventata una bambina serena che guardava verso il futuro con fiducia e con tanta voglia di vivere. Non c`erano segni di deficenza fisica o mentale, era una bambina normale che viveva la sua vita. Ma questa non e` la fine della nostra storia. Un caldo pomeriggio del1996 Dana era seduta in braccio della mamma, erano in un parco non lontano da casa (Irving, Texas) dove suo fratello Dustin giocava a calcio con i suoi amici. Come sempre chiacchierava felice con la sua mamma, quando all’improvviso si zitti`. Si abbraccio` e chiese alla mamma "Lo senti? " Diana sentendo nell`aria che si avvicinava la pioggia rispose "Si. Profuma come quando sta` per piovere." Dana chiuse gli occhi e ridomando`, "Lo senti?" Ancora una volta la mamma gli rispose, "Mi sa che tra un po` saremo tutte bagnate, sta per piovere." Dopo un po`, Dana, alzo` la testa e accarezzandosi le braccia esclamo`, "No, profuma come LUI. Profuma come quando Dio ti abbraccia forte." Diana comincio` a piangere calde lacrime mentre la bambina raggiungeva le sue amiche per giocare con loro.
Le parole della figlia avevano confermato cio` che sapeva in cuor suo, da tanto tempo ormai.Durante tutto il periodo in ospedale, mentre lottava per la sua vita, Dio si era preso cura della piccola abbracciandola cosi` spesso che il suo profumo era rimasto impresso nella memoria di Dana. Adesso puoi scegliere. Puoi mandare ad altri questa storia, e far in modo che altri si commuovano come te, oppure puoi cancellare tutto e fingere che non ti ha toccato neanche un po`.E` UNA TUA SCELTA! "Sono capace perche` LUI me ne da` la forza" Quel mattino, quando Dio ha aperto la porta al cielo mi ha visto e mi ha chiesto: „ Figlia mia, qual`e` il piu` grande desiderio del tuo cuore?"
Gli ho risposto:
"Dio, abbi cura della persona che leggera` questa storia, di tutta la sua famiglia e tutti i suoi amici. Se lo meritano.”.
L`amore di Dio e` grande come un` oceano, vedi dove inizia ma non la fine.GLI ANGELI ESISTONO! Solo che a volte non hanno ali e li chiamiamo amico.
Marzo, un freddo vento soffiava contro una finestra di un’ospedale di Dallas, in quel momento entrava un dottore nella camera di Diana Blessing, la quale era dopo un’intervento chirurgico. Suo marito, David, le teneva stretta la mano mentre attendevano notizie. Il pomeriggio prima, il 10 Marzo, delle complicazioni l’avevano costretta ad un parto cesario alla 24 settimana, che avrebbe dovuto far nascere la figlia della coppia, Danę Lu Blessing.
I neo genitori erano a conoscenza che la neonata pesava 708 g. e raggiungeva 30 e mezzo cm. di lunghezza, che era ancora immatura, ma nonostante tutto le parole del dottore li colpirono. "Non credo che la bambina abbia molte probabilita` di soppravivere," disse loro piu` delicatamente che pote`.
"Ci sono solo il 10 per cento che sopravviva alla notte, ed anche se cio` accadesse per qualche miracolo le probabilita’ che abbia complicazioni future e’ molto alta"
Paralizzati dalla paura i coniugi David i Diana ascoltavano le parole del dottore che descriveva loro tutti i problemi che avrebbe dovuto affrontare la neonata.
Non essere mai in grado di camminare, parlare, di vedere, ritardata mentalmente e molto altro ancora. Wszystko co mogła wyksztusić Diana to zaprzeczenie. Diana con il marito David ed il loro figlioletto di 5 anni, speravano tanto che un giorno Dana avrebbe allietato la loro famiglia. Ed ora, nel giro di poche ore, vedevano tutti i loro sogni e desideri allontanarsi per sempre. Ma i loro guai non erano finiti, il sistema nervoso della piccola non era ancora sviluppato. Quindi qualunque carezza, bacio o abbraccio era per Dana pericoloso, i famigliari sconsolati non potevano neanche trasmetterle il loro amore, dovevano evitare di avvicinarsi a lei. Tutto quello che potevano fare era di pregare il Signore che si prendesse cura della loro piccola, che la cullasse e la facesse sentire amata. Non credettero alla loro fortuna quando Dana comincio` a migliorare. Passavano le settimane e la piccola continuava a prendere peso e diventare piu` forte.
Finalmente, quando Dana compi` 2 mesi i suoi genitori poterono abbracciarla per la prima volta.
Due mesi dopo, mentre i dottori li avvertivano che avrebbe potuto peggiorare in qualunque momento, Dana usci` dall` ospedale e finalmente ando` a casa con la sua famiglia. Cinque anni dopo Dana, era diventata una bambina serena che guardava verso il futuro con fiducia e con tanta voglia di vivere. Non c`erano segni di deficenza fisica o mentale, era una bambina normale che viveva la sua vita. Ma questa non e` la fine della nostra storia. Un caldo pomeriggio del1996 Dana era seduta in braccio della mamma, erano in un parco non lontano da casa (Irving, Texas) dove suo fratello Dustin giocava a calcio con i suoi amici. Come sempre chiacchierava felice con la sua mamma, quando all’improvviso si zitti`. Si abbraccio` e chiese alla mamma "Lo senti? " Diana sentendo nell`aria che si avvicinava la pioggia rispose "Si. Profuma come quando sta` per piovere." Dana chiuse gli occhi e ridomando`, "Lo senti?" Ancora una volta la mamma gli rispose, "Mi sa che tra un po` saremo tutte bagnate, sta per piovere." Dopo un po`, Dana, alzo` la testa e accarezzandosi le braccia esclamo`, "No, profuma come LUI. Profuma come quando Dio ti abbraccia forte." Diana comincio` a piangere calde lacrime mentre la bambina raggiungeva le sue amiche per giocare con loro.
Le parole della figlia avevano confermato cio` che sapeva in cuor suo, da tanto tempo ormai.Durante tutto il periodo in ospedale, mentre lottava per la sua vita, Dio si era preso cura della piccola abbracciandola cosi` spesso che il suo profumo era rimasto impresso nella memoria di Dana. Adesso puoi scegliere. Puoi mandare ad altri questa storia, e far in modo che altri si commuovano come te, oppure puoi cancellare tutto e fingere che non ti ha toccato neanche un po`.E` UNA TUA SCELTA! "Sono capace perche` LUI me ne da` la forza" Quel mattino, quando Dio ha aperto la porta al cielo mi ha visto e mi ha chiesto: „ Figlia mia, qual`e` il piu` grande desiderio del tuo cuore?"
Gli ho risposto:
"Dio, abbi cura della persona che leggera` questa storia, di tutta la sua famiglia e tutti i suoi amici. Se lo meritano.”.
L`amore di Dio e` grande come un` oceano, vedi dove inizia ma non la fine.GLI ANGELI ESISTONO! Solo che a volte non hanno ali e li chiamiamo amico.
giovedì 17 aprile 2008
INNO ALL'AMORE...
CHI NON AMA, NON CONOSCE DIO, PERCHE’ OLTRE AD ESSERE NOSTRO PADRE, E’ L’AMORE NELLA PIU’ VERA ACCEZZIONE… ED UN GIORNO CI CHIEDERA’ NON QUANTE PROPRIETA’ O SUCCESSO ABBIAMO AVUTO SULLA TERRA, MA SE SIAMO STATI CAPACI DI AMARE SENZA MISURA, SENZA NESSUN TORNACONTO….
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi l’AMORE, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
2 E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la AMORE, non sono nulla.
3 E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi l’AMORE, niente mi giova.
4 L’AMORE è paziente, è benigno L’AMORE non è invidioso l’AMORE, non si vanta, non si gonfia, 5 non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, 6 non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. 7 Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. 8 l’AMORE non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. 9 La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. 10 Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. 11 Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato. 12 Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto.
13 Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e l’AMORE; ma di tutte più grande è L’AMORE!
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi l’AMORE, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
2 E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la AMORE, non sono nulla.
3 E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi l’AMORE, niente mi giova.
4 L’AMORE è paziente, è benigno L’AMORE non è invidioso l’AMORE, non si vanta, non si gonfia, 5 non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, 6 non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. 7 Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. 8 l’AMORE non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. 9 La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. 10 Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. 11 Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato. 12 Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto.
13 Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e l’AMORE; ma di tutte più grande è L’AMORE!
martedì 15 aprile 2008
LA BANALITA' DEL MALE....
Sono 53 anni che sto in carrozzina, non ho mai camminato, vivo da solo in una casa automatica, anche questo blog lo scrivo con l'aiuto del mio computer che riconosce la mia voce. Per molti, compresi i miei genitori sarebbe stato meglio che io non fossi nato, perché una vita disabile per loro e per molti non è vita. Ma non è cosi perché fin dal concepimento è stato voluto da un disegno più grande che è quello di Dio Padre e spesso noi uomini ci arroghiamo il diritto di stabilire cosa è vita e se è degna di essere vissuta e curata altrimenti è meglio morire. Per fortuna che quando sono nato, sono nato normalmente, solo dopo nove mesi ho avuto la meningite che mi ha lasciato questa paresi impedendomi per sempre di camminare. Ma questo, non mi ha impedito di essere felice, di amare, di essere amato. Quando sento parlare e giustificare l'eutanasia perché la vita è arrivata a un punto che è meglio farla finita, quasi che noi siamo su questa terra solo per goderci la vita, avere una vita brillante,un sacco di donne, insomma una vita di successo, e quando questo non è più possibile, meglio passare la mano, cioè meglio morire. Questa è la banalità del male che ha avuto dei suoi emuli: HITLER con la soluzione finale, dove assieme al popolo ebraico, agli zingari, agli omosessuali, furono sterminate persone disabili perché non rientrava nell'uomo nuovo sognato da quel dittatore. L'uomo ha tentato in tutti i modi di eliminare il dolore e la cosa tragica facendo del male. Il dolore non lo si potrà mai eliminare, ma curare sì. Dio, incarnandosi, ha scelto la croce, ha scelto il dolore quel dolore che si pone delle domande inquietanti del tipo che cosa ho fatto mai mio Dio per avere tutto questo, domanda che mi sono fatto anch'io, ma che non ho avuto risposta e non quella che sulla strada del dolore si è incamminato prima di me Dio mio Padre. La risposta può sembrare insufficiente, ma non lo è, perché Dio ha preso su di sé il dolore dell'uomo di ogni tempo per trasformarlo in strumento di salvezza e perdono...
visitate il mio sito: www.amiopadre.eu
visitate il mio sito: www.amiopadre.eu
sabato 12 aprile 2008
sabato 5 aprile 2008
LA FORZA DI DIO STA NELLA SUA DEBOLEZZA
Il titolo sembrerebbe una contraddizione, ma non è così perché Dio quando è venuto al mondo creato da Lui assunse la nostra carne, non cercò di formare un esercito armato per conquistare il mondo, ma fece un esercito disarmato, armato solo della parola per dirci che abbiamo un Padre in cielo e che noi uomini siamo i suoi figli. Ha guarito molte persone, ma non ha cancellato le malattie, ha scelto i piccoli per indicarci la strada per arrivare alla meta del cielo, ci ha indicato come amare e servire senza nessun tornaconto. Per Dio, nessun uomo è il più piccolo, ma tutti hanno lo stesso valore. Ognuno deve vivere la vita che gli è posta innanzi con tutte le sue forze e non ha nessuna importanza se è ricco o povero, disabile o no, zingaro, marocchino eccetera perché Nostro Padre non giudicherà in questi termini, ma il giudizio verterà sull'intensità dell'amore che abbiamo avuto noi tutti gli uni verso gli altri: Lui nei vari passi del Vangelo ci ha indicato il modo. Infine ha vinto ciò che noi uomini non potevamo vincere la morte, la nostra morte, morendo in croce per amore per noi, croce riservata agli schiavi patendo le pene dell'inferno. Ai nostri occhi e per il nostro metro può sembrare un segno di estrema debolezza, Lui il Re del cielo, questa Sua morte ma non è così e, resuscitando il terzo giorno ha dato compimento alle scritture dei profeti. Questa resurrezione ed il sepolcro vuoto è la mia forza e la mia speranza ma è anche la speranza e forza di tutti gli uomini nessuno escluso perché Lui ha fatto nuove tutte le cose e così l'handicap, la malattia hanno da allora, un'altro valore.
VISITATE IL MIO SITO www.amiopadre.eu
VISITATE IL MIO SITO www.amiopadre.eu
martedì 1 aprile 2008
GRAZIE ALLA VITA
Grazie o mio Dio, di questa vita, senza la quale, io non t'avrei conosciuto e non ci sarei. Ma tu hai voluto che ci fossi, certo non cammino, sono in carrozzina da 53 anni, ma quello che mi importa è che sono felice, felice di vivere perché è anche stando in carrozzina posso vedere la meraviglia della tua creazione che è la terra, che è l'uomo. Grazie a questa vita capisco cosa voglia dire amare, soffrire, faticare, certo, non so cosa significhi camminare. Questo poco importa, perché c'è un detto che dice che: due piedi possono fare un po' di chilometri ma due mani aperte possono fare di più: abbracciare tutto il mondo. La carrozzina, mia compagna di viaggio e di vita, non mi impedisce di vedere i tramonti, le albe, le aurore, l'arcobaleno dopo la tempesta. Anzi la mia carrozzina, e così discreta e silente che alle volte mi sembra di non averla. Anche per questo devo ringraziare la vita, ben sapendo che questa mia vita che da mortale che è, diventerà eterna. Grazie o vita, anche se alle volte sei scomoda, perché per non farti morire mi devono operare, ma non importa, perché tu sei preziosa sei stata voluta dal Padre Mio così per un suo disegno misterioso, ma certamente d'Amore. Grazie o vita mia d'esistere!
Iscriviti a:
Post (Atom)